17/18-10-25 Roma- Addis Ababa - Windhoek
Si inizia il viaggio alle 23:30 a fiumicino, con un ritardo di mezz’ora, ho un po’ di ansia per il cambio con poco tempo che poi si rivela giusto e senza stress .
L’arrivo a Windhoek e’ il 18 …. infinita fila per l’immigration e poi incontro con l’uomo del transfer…. verso le 15:30 ci siamo raccolti in 7 italiani …su 7 solo in 3 abbiamo scelto il campo tendato per ora … non sappiamo se ci saranno altre persone al momento….
Sono tutti viaggiatori ma molto legati alla connessione Wi-Fi purtroppo e anche ai telefoni che squillano per ogni messaggio… Molti hanno comprato una scheda locale… Speriamo si smorzi col tempo la necessità di questi cellulari.
Primo lodge a 40 minuti dall’aeroporto molto super organizzato una mega struttura con tutti i comfort.
Mi avevano detto che è molto deutsch/english la Namibia e in effetti per ora è tutto molto simil americano: grandi strade nel nulla ben asfaltate, macchinoni, eccetera.
Il panorama è di arbusti bassi gialli e di alberelli a fronde larghe molto verdi: da l’idea della vastità pochissimo abitata.
Alle 18:30 abbiamo tutti l’incontro con la nostra guida Chiara che ci dà le prime istruzioni per i giorni successivi e poi cena tutti insieme. Cominciamo a conoscerci e si aggiungono altri due viaggiatori che erano già qui quindi in totale siamo 9, tutti in lodge esclusa me e un’altra coppia che saremo in campeggio e in campeggio ci saranno anche la guida e i tre membri dello staff: il cuoco l’autista e l’aiutante di campo-
19-10-25 Windhoek – Sossusvlei
Oggi giornata di trasferimento verso il primo campeggio, facciamo conoscenza con la nostra casa viaggiante, ovvero il truck kiboko con il quale convivremo nei prossimi giorni e incontriamo anche i tre membri dello staff che sono tutti provenienti dal Botswana. Ci aspettano 300 km di strada sterrata con panorami di erba gialla e alberi e arbusti verdi. Attraversiamo una catena montuosa vecchia di 35 milioni di anni, dove sotto è roccia vulcanica nera e sopra la sabbia rossa si è cristallizzata: una meraviglia di guglie e creste sassose!!!
Ci fermiamo in mezzo al nulla in una pompa di benzina creata da un sudafricano nel 1948 e al crocevia tra il deserto e il mare. C’è la caffetteria e ora un ristorante, una chiesa e un resort. Mangio un’ottima torta di mele consigliata dalla guida per pranzo!
Riprendiamo una strada che ora sappiamo essere veramente molto molto molto sterrata verso il nostro campeggio, ma prima lasciamo i logisti nelle loro casette che sono un po' distanti dal campeggio e dal ristorante dove dovranno fare la loro colazione e quindi il truck li prenderà e li porterà tutti i giorni.
Noi tre “tendisti” aiutiamo a montare il campo e poi cerchiamo ristoro sotto un esile alberello. Fa caldissimo ma per fortuna c'è vento. Giochiamo a Machiavelli in versione non con le carte ma con le tessere di plastica e con noi gioca anche il nostro autista.
Poi doccia nel bagno comune e lavaggio di un po' di biancheria stesa poi alla polvere del deserto: pulite non saranno certo ma puzzeranno forse un po' meno!
Come detto siamo solo 3 viaggiatori in tenda e ci facciamo un giretto e ci godiamo il posto e il tramonto del sole. Ceneremo tutti qui al campeggio il nostro cuoco è già al lavoro.
Mentre aspettiamo gli altri ci godiamo il tramonto e la calma africana: ora la temperatura è ideale!
La cena al campo oggi consiste in polenta bianca di mais carne salsa di pomodori e cipolle mezza mela e… un cielo incredibilmente stellato come non vedevo da anni...
Chiara, la guida, ci mostra le costellazioni dello Scorpione e del Sagittario, la Croce del Sud invece è già tramontata alla nostra vista.
La Via Lattea è spettacolare: lascio aperta la vista dalla mia tenda perché le stelle sono speciali, mi aggiusto un po' e mi adatto a brandina, materassino, cuscino, sacco lenzuolo e sacco a pelo... bisogna ogni volta rifare l'abitudine alla scomodità che è una scomodità di puro piacere!!!
20-10-25 Il deserto di dune di Sossusvlei
Sveglia all'alba, ci si prepara per la colazione delle 6:15 perché oggi si va nel deserto che ha milioni e milioni di anni e avremo occasione di camminare tra le Dune.
L'ingresso al Namib Naukluft Park inizia dalle ore 7:00 e vogliamo essere abbastanza presto nel deserto viste le temperature molto calde…
il nostro programma prevede di arrivare a un punto di fare una camminata di una decina di chilometri e poi di riprendere una jeep che ci riporti al nostro track punto
camminiamo tra Dune rosse, fiori del deserto, una sorta di salvia aromatica che usano le donne come deodorante, lastra di calcare pietrificato...
Camminiamo 3/4 ore, il caldo è molto intenso e le Dune un po' faticose da scalare, ne superiamo due grandi e alla terza alcuni decidono di camminare per un po’ in cresta, altri discendono prima: sotto di noi l’antico letto di un fiume ora bianco di calcestre (che brilla sotto il sole implacabile) e con una foresta di acacie pietrificate.
I panorami sono bellissimi e camminare nelle Dune è sempre una bellissima esperienza anche perché la sabbia è freschissima.
Dopo la camminata ed il ritorno con la jeep al nostro truck facciamo una sosta in un canyon: Fa sempre impressione pensare che un fiume abbia scavato una struttura così profonda qui pareti altissime e per fortuna per noi molta parte del tragitto la facciamo in ombra e vediamo anche qualche Pozza d'acqua.
Fa davvero caldissimo e siamo pienissimi di sabbia rossa… torniamo al campeggio doccia giochiamo a Machiavelli, poi mi riposo e scrivo in attesa del fresco della sera. Per fortuna c'è vento… tanto forte che vola tutto ma almeno smorza il calore.
Durante i nostri tragitti con il track oggi abbiamo avvistato i primi animali: l’orice che è l'animale simbolo della Namibia e poi siamo riusciti anche a vedere alcuni springbock che sono una specie di antilope piuttosto piccole e, ovviamente velocissime, e abbiamo visto anche una giraffa di proprietà di alcuni Lodge, tanti uccelletti e anche degli struzzi.
Al campo si aggira a un piccolo sciacallo che durante la notte farà scempio del bidone della spazzatura sparpagliando carte e plastica ovunque.
Il vento questa sera è particolarmente fastidioso, ceniamo un po' disturbati dalle folate, breefing per il programma di domani e poi a letto presto: domani è un altro giorno….
21-10-25 Sossusvlei - Swakopmund
Oggi spostamento lungo, km di sussulti su strade sterrate, con sosta foto a dei bei calanchi e al Tropico del Capricorno!
Anche oggi per il lato faunistico vediamo un orice e molti struzzi.
Arriviamo poi a Swakopmund che è città molto Europea, facciamo un salto al supermercato per comprare il pranzo e andiamo alla laguna dei Fenicotteri a mangiarcelo. Oggi il tempo è particolarmente nuvoloso, fa freddo, è molto ventoso e mangiamo con il rischio che i gabbiani ci rubino il panino!
Una breve passeggiata e poi di nuovo strada e albergo: siamo in città e non si può fare diversamente (cioè niente tenda)..
Nel pomeriggio mi sono prenotata una visita culturale per capire davvero la città dove siamo, al di là della facciata perfetta e cosa nasconde, andiamo in tre mentre altri faranno un giro in quod nelle dune qui vicino alla città.
Tour culturale bellissimo, emozionante e a tratti terribile: sul pulmino insieme a noi tre italiane ci sono quattro tedeschi e due australiane.
La prima etnia costruiva le case con un bagno centrale e le stanze a destra e sinistra del bagno, la seconda con 2 stanze e una cucina e il bagno fuori, la terza costruiva case da 3 stanze e un grande salone e il bagno era interno: ci porta a vederle dalla strada.
Si comincia con il mercato del cibo e dei medicinali e la nostra guida ci racconta di alcuni cibi tipici tra cui vermi e cimici (!!!) e alcuni preparati i medici tipo elisir.
La guida ci racconta la storia delle 3 etnie qui presenti inizialmente, di come vivevano e di come le hanno messe una contro l’altra per fargli fare la guerra e creare il caos.
Poi ci porta in un asilo nido dove i bimbi di 5-6 anni ci intrattengono con canzoncine e filastrocche, ovviamente tante emozioni! Poi ci racconta la storia delle “donne mucca” (che indossano un copricapo che ricorda appunto le corna di una mucca), una delle insegnanti è di questa etnia che è Herero, e ci racconta della vita matrimoniale in questa tribù e delle usanze e del perchè le donne hanno questo costume.
Lasciamo una donazione perchè l’asilo è gratuito per tutti i bimbi ed è in un quartiere poverissimo e loro vivono solo grazie alle donazioni…
Proseguiamo andando nella parte più povera della città: una baraccopoli di 25.000 persone che abitano in case di lamiera e lastre di legno, senza luce né gas né acqua. Solo alcuni lampioni nelle strade principali e punti di raccolta acqua a pagamento.
La vediamo prima dall'alto dove lui ci spiega che abitava qui con la mamma e che per fortuna all'epoca le scuole erano gratuite (anche se a distanze tra i 45-60 minuti a piedi) e così lui è diventato insegnante Dopo aver visto il posto dall'alto ci addentriamo nelle viuzze: qui quasi tutti lavorano, solo il 5% è disoccupato, eppure non riescono a pagarsi una casa più decente.
Ci fermiamo ai margini di questa baraccopoli in una bottega dove i muri sono fatti di bottiglie di plastica cementate tra loro e dove una donna Damara del posto ci insegna i segni e i suoni della loro lingua. Qui ci sono tutte le cose che realizza lei con stoffe perline eccetera compro un braccialetto con la bandiera namibiana e così gli altri, ovviamente per sostegno a questa popolazione!
Usciti di qui ancora giri in macchina fino ad un ristorante tipico dove ci fanno assaggiare alcuni dei cibi che ci hanno fatto vedere alla prima bancarella e a seguire uno spettacolo bellissimo di otto ragazzi che cantano a cappella le loro canzoni... spettacolari e meravigliosi... Allegri e divertenti …compro il loro CD sempre per sovvenzione e in più anche perchè sono davvero bravi.
Rientriamo e tutti insieme e andiamo in un ottimo ristorante di pesce, ovviamente questa è la parte ricca della città, anche se la cena costa pochissimo visto che 10 dollari namibiani (NAD) equivalgono ai nostri 0,50 euro.
22-10-25 Sossusvlei - Sandwich Bay - Spitzkoppe
Questa mattina colazione veramente molto presto perché poi faremo tutti una escursione che è facoltativa ma che sarà sicuramente meravigliosa perché sono le Dune che arrivano all'oceano, praticamente un panorama che hanno solo qua! La baia infatti si chiama sandwich bay proprio perchè a battigia è tra le dune e l’oceano!
Un'esperienza assolutamente emozionante a bordo di un paio di Toyota … dopo 70 km dall'hotel inizia la nostra avventura... sgonfiano le gomme e si parte sulla battigia di sabbia…. una meraviglia di dune sulla sinistra alte fino al 70 m e l'oceano a destra…. vediamo molte otarie, una piccola balena spiaggiata e morta da qualche giorno, e cormorani, gabbiani e due pellicani…è bellissimo...
Ci fermiamo in un punto dove ci offrono uno spuntino buonissimo e bellissimo (servito su vassoi di legno intagliati e con cibo coloratissimo e curatissimo) e brindiamo con un succo d'uva frizzante senza alcool che è molto utilizzato qui.
Nel frattempo che preparano il nostro picnic ci arrampichiamo sulla duna per uno sguardo d'insieme: un mare di dune di sabbia e macchie di cespugli qua e là verdissimi.
Dopo il rinfresco di nuovo in macchina questa volta non sulla battigia ma su e giù per le Dune verticali…. si arriva fino ad una molto alta dove con pochi passi a piedi si possono fare foto alla meraviglia che abbiamo davanti!
Si ridiscende a piedi e poi di nuovo a bordo sempre giocando tra le Dune con vari batticuore ma mai pericolo… Le macchine i driver sono eccellenti!!!
Ritorniamo indietro e ci fermiamo al lago rosa, dove il sale tinge l'acqua a causa di un batterio che lo colonizza. Qui rigonfiano le gomme e torniamo verso casa: tutti in silenzio, la testa ancora alle dune e all'oceano.
All'hotel ci imbarchiamo di nuovo sul truck, veloce sosta al supermercato per acquistare il pranzo e poi 3/4 ore di marcia su strade sterratissime fino ad arrivare in un posto da favola: rocce di granito rosso che si stagliano alte a Spitzkoppe.
Sono un susseguirsi di sassi giganti che appena arrivati andiamo ad esplorare fino ad arrivare ad un grande e magnifico Arco di Pietra.
Da lì facciamo un po' di sali e scendi su queste rocce alle quali le scarpe sembrano incollate qualsiasi sia la pendenza.
Questo luogo non ha servizi di luce e acqua e il bagno è un casottino con un buco. Uno per ogni piazzola. Stasera sia chi di solito è in Lodge sia che sia in tenda sarà qua: tenda per tutti!
Tramonto da urlo e cena buonissima come sempre e poi stelle a tutto spiano… foto e occhi al cielo fino all’ora del sonno!
23-10-25 Spitzkoppe - Twyfelfontain: regione Damaraland
Sveglia all'alba colazione alle 6:00 partenza alle 7:00 una volta smontato il campo da tutte le tende. Siamo diretti come prima tappa in territorio Damara una zona aspra e vastissima dove si alternano catene montuose e pianure di ghiaia e sabbia, letti di fiumi secchi e macchie di vegetazione.
Prima tappa nel mercatino dalle donne che cuciono tessuti con vecchie macchine da cucire. E’ un tripudio di colori e loro sono particolarissime nei loro costumi tipici e cappelli a forma di corna di mucca! Compriamo qualcosa sempre con l'idea di contribuire all’economia del posto! io non contratto neanche il prezzo 😁. Anche le foto a loro sono a pagamento (con tanto di cartello col prezzo di 20 USD) e tutti facciamo foto!😃
La nostra meta è un sito dove ci sono antichissime incisioni di animali e di rappresentazioni animali degli sciamani (si riconoscono perchè hanno le zampe con cinque dita per rappresentare l'umano tramutato in animale magico).
Passeggiamo tra questi meravigliosi graffiti con l'aiuto di una guida del posto che ci racconta le varie figure che vediamo. È un posto molto famoso perché Graffiti ci sono anche in altre zone ma qui c'è il più alto numero di graffiti tutti nello stesso posto. Inoltre quello che è più frequente vedere sono pitture su roccia ma qua la roccia invece è Incisa.
Ci divertiamo a riconoscere i vari animali e ci mostrano anche uno struzzo con 4 colli e teste per rappresentare il movimento: uno dei primi cartoni animati della storia! Qui ci sono raffigurati anche animali marini, pur essendo il mare molto lontano, segno che questi graffiti sono stati fatti prima della deriva dei continenti e da popolazioni nomadi. I graffiti erano auspici per una buona caccia o per ingraziarsi qualche divinità.
Partiti da lì arriviamo a fare pranzo in un posto di lusso per la zona e poi di nuovo qualche ora di truck fino al campeggio dove potremmo incontrare elefanti liberi per la proprietà….Speriamo proprio di vederli!
24-10-25 Damaraland - Opuwo (territori Himba) - Epupa Falls (confine con l’Angola)
Purtroppo niente elefanti né ieri sera né stamani...
Partiamo alle 7:00 ed entriamo in quello che una volta era parco Etosha e ora invece è stato ristretto perché impossibile da gestire un territorio troppo vasto!.
Lungo la strada vediamo tre giraffe poi delle antilopi, la specie di qua si chiama springbok, delle zebre e finalmente un elefante ma anche uno scoiattolo e poi tantissimi termitai enormi: costruzioni gigantesche e durissime. Vediamo i primi baobab. E anche dei nidi immensi, dei “condomini” che arrivano a pesare moltissimi kg e che sono costruiti dagli uccelli tessitori!
Facciamo una sosta pranzo e incontriamo la nostra guida Himba (si chiama Mapu), poi andremo a trovare una tribù degli Himba che sono quelli che girano nudi coperti solo da qualche striscia di pelle.
Siamo diretti verso l'Epupa falls ed è lì vicino che grazie alla guida Mapu chiederemo il permesso ad una comunità Himba di entrare a conoscerli, con noi portiamo del cibo per loro.
La guida trova una tribù disposta ad incontrarci e all'inizio mi sembra veramente di invaderli molto con le nostre richieste di foto… loro si fanno fotografare con piacere vogliono solo rivedere poi le foto che abbiamo fatto… non hanno specchi non si conoscono vivono solo di pastorizia in alcuni casi sono seminomadi.
Spesso i villaggi hanno pochissimi uomini perché sono in giro per il territorio con i loro animali mentre le capanne sono abitate da donne e bambini. In questa piccola comunità noi conosciamo il capo del villaggio, sua moglie, i suoi bambini tantissime donne tantissimi bimbi tutti più o meno imparentati tra loro.
La mia iniziale paura di invadenza scompare quando loro fanno alla nostra guida tantissime domande su di noi su come viviamo su chi siamo su perché ci sono delle donne sole su perché ci sono delle persone non sposate… Insomma uno scambio culturale! Le donne decidono di cantare in onore della donna più anziana del nostro gruppo e si mettono a cantare e a ballare per noi.
Sì è vero sono nudi in teoria ma le donne hanno complicatissime acconciature che devono coprire le spalle e un'infinità di stringhe di pelle come abito. I bimbi se hanno i capelli con le treccine verso il dietro sono maschi se hanno treccine verso il viso sono bambine.
Visitiamo anche una loro capanna tipica: hanno pelli di mucca come materassi e appese lungo il perimetro ii pochi abiti in pelle e bruciano erbe e ramoscelli di mirra per togliere il cattivo odore che hanno addosso. Qui ci sono molti alberi di mirra e di Mopane (albero con foglie a forma di farfalla, usato per foraggio, per le sue proprietà medicinali e come fonte di legna da ardere.)
La vita è con le capre e le mucche e qualche bambino va a scuola in collegio e deve pagare per gli studi. Anni fa l'istruzione era gratis, ora è a pagamento ma la nuova presidente ha intenzione di rimettere gratis almeno fino alla scuola primaria.
Gli himba sono circa 25.000 in tutto in Namibia. Come sempre andando via penso all'importanza e la fortuna di essere nata dalla “parte giusta” del mondo anche se probabilmente lasciati in pace anche loro sono proprio dalla parte giusta del mondo…chissà quali sono i loro stress e le loro preoccupazioni, se ne hanno…
Arriviamo al campo che è una meraviglia di palme altissime sulla riva del fiume Kunene dove si sono coccodrilli (ma sono difficili da vedere), qui il fiume traccia il confine con l'angola.
Ci rilassiamo e impariamo un gioco nuovo l’Owela molto diffuso qua (tavole di legno con buchette e palline, ma loro lo giocano anche facendo cunette nella sabbia e usando sassolini o semi).
Cena e come sempre tetto di stelle sopra di me, sopra di noi.
25-10- 25 Epupa Falls - Opuwo
Ci svegliamo molto presto per poter andare a vedere il sorgere del sole sulle cascate. Facciamo poche centinaia di metri dal nostro campo tendato e arriviamo a questa meraviglia di cascate, che sono un’oasi particolarmente verde tra pareti di roccia, Baobab e queste Palme altissime. La parola Epupa significa “acque che cadono”.
Chiara, la guida, ci racconta della leggenda sui Baobab: erano così vanitosi che dio li ha messi sottosopra! ☺️
Il posto è magico: tanta acqua e tanto verde… è impensabile qui, eppure... Siamo in attesa del sorgere del sole che incendia di rosso le rocce alle nostre spalle. Dopo un po' di foto facciamo un piccolo sentiero a mezza costa che segue il fiume, che nasce dall'Angola e che segna il confine.
Stiamo un'oretta e poi torniamo al campo, si smontano le tende e si fa colazione… super colazione per noi campeggiatori: uova strapazzate, bacon, salsiccette e tutto il resto (yogurt, pane tostato sul fuoco, cereali, frutta, burro, marmellate, caffè, cioccolata o tè vari) come gli altri giorni. 😋
Sino alle 12:00 ci godiamo il posto e, colmo della fortuna e degli speciali occhi della guida Chiara che vede l’invedibile, vediamo un coccodrillo e un varano… più uccelli vari... un paradiso in terra... e giochiamo a Machiavelli e a Owela! Qui in Africa il tempo si ferma e rallenta se sai goderne….
Poi tre ore di truck (strade sterratissime e come sempre un gran sballottio 😃), spesa per domani e arrivo in un campeggio spartano… Ma qui ovunque c'è sempre acqua calda e una piscina!
Io non amo la piscina e mi godo la pace del campeggio da sola mentre il cuoco mi inebria di profumi di cucina, e il tempo scorre lento lentissimo, e i colori della sera e il caldo e il vento fanno il resto dell’immobilità, della vastità, del tempo di attesa….
La tenda è sotto un albero di Mopane che fa un'ottima ombra.
Penso a domani: inizierà il nostro Safari e sono molto emozionata… è il mio primo Safari!
26-10-25 Epupa Falls - Etosha National Park
Come sempre smontaggio di tende, colazione e poi partiamo alla volta del parco Etosha che un paio di settimana fa ha avuto un vastissimo incendio che è partito da una miniera confinante e che non sono riusciti a frenare per i pochi mezzi a disposizione.
Ha bruciato quasi tre quarti di parco prima che il vento cambiasse e lo spegnesse… ma la pioggia dei giorni successivi ha per fortuna fatto rinascere un po' di erba.
Una volta entrati nel parco inizia subito il nostro foto Safari e gli occhi sono alla ricerca di vedere qualcosa che si muova…. e finalmente riusciamo a vedere i primi animali perché ci avviciniamo alle varie pozze d'acqua presenti nel parco (alcune naturali, molte artificiali) e così vediamo struzzi (i maschi sono neri le femmine quasi marroni), zebre, sprinbok e gnu, le giraffe, tanti uccelletti vari e colorati, un'aquila, degli avvoltoi e qualche sciacallo!
Già così sono emozionatissima: per il numero di animali, per la particolarità della savana con l’alternarsi di erba giallissima e cespugli e alberelli verdissimi, per l’immensità del tutto…. a perdita d’occhio…
Dopo un po' di girovagare per strade sterrate e pozzi arriviamo al camping e qui confinante c'è una pozza d'acqua con tante panchine per il Wild watching e anche delle webcam con dirette streaming continue da anni su youtube che degli operatori guidano con zoom e commenti vari sugli animali e gli orari di avvistamento (tutto questo ovviamente l’ho scoperto al mio rientro in Italia perchè qui il mio cellulare è rigorosamente sempre spento e in fondo allo zaino!)
La pozza di Okaukuejo è illuminata anche di notte e così il wild watching è 24/24h!!!!
La pozza ci stupisce con effetti speciali, Infatti dopo cena vediamo tantissimi elefanti molti rinoceronti neri e addirittura tre giovanissimi leoni che sembrano davvero piccolissimi Al confronto delle altre due specie animali presenti punto a capo vado a dormire con l'idea di vedere l'alba qui il tramonto è stato fantastico veramente da Mal d'Africa e l'unico albero che c'è vicino a questa pozza, con le sue larghe fronde, contribuisce a un'immagine da cartolina…
27-10-25 Etosha National Park
Alle 4:00 di mattina sono alla pozza e vedo due elefanti e due rinoceronti neri… rimango qui fino alle 5:30 ma non vedo nessun altro animale se non uccelletti e faraone… torno alla tenda perché alle 6:30 si parte per il safari.
Il gruppo si divide: cinque fanno un extra in jeep e quattro, tra cui me, sul truck. Una bella fortuna aver scelto quest'ultima opzione perché il truck è alto e dentro siamo in pochi e vediamo molto bene gli animali anche dove tutti i gruppi si fermano con le jeep noi siamo più alti.
Abbiamo l’enorme fortuna di vedere una leonessa che più volte fa il giro attorno e addirittura passa tra le macchine sulla strada, poi vediamo due leoni con la carcassa di una giraffa che è stata cacciata di ieri e accanto c'è una avvoltoio su un albero rinsecchito… e fa davvero pensare ad un cartone animato!
Poco più in là tre giovanissimi leoni addormentati e dopo un po’ un altro paio di erbivori che ancora non avevo visto qui: gli Impala.
Verso le 10:00 si torna al campeggio perché col caldo gli animali dormono. Dopo una luculliana colazione-brunch torno alla pozza di nuovo e ci sono centinaia tra springbok, zebre, gnu, orici, due giraffe e il solito milione di uccelletti… mi godo questa pace per un po' e poi una masnada di gente vociante arriva per pranzare alla pozza….
Vado via e salgo sulla Torretta del camping per vedere il colpo d'occhio della zona recintata rispetto al parco (stanotte alle 3:00 siamo stati svegliati tutti da qualche ruggito potente di leone!)... Ora capisco meglio i confini e quanto fosse vicino il leone al nostro campo ed è anche la ragione per cui il parco ha degli orari di visita all'interno e dei rientri obbligati nelle zone recintate alle 19:00 di sera.
Il pomeriggio si riparte alle 16 per il nostro foto Safari. Si parte verso il lago salato, un lago scomparso 35 milioni di anni fa che ha lasciato una distesa di Oltre 4000 km quadrati di sale dove gli animali si rifugiano perché il bianco riflette il calore.
Etosha è il nome del parco che lo prende da questa “grande distesa bianca” che ne è la traduzione. Qui vediamo un po' di struzzi e degli gnu, ma pochi rispetto a quello che gli amici in jeep ci hanno raccontato di aver visto di prima mattina.
Torniamo indietro e facciamo una nuova strada. Vediamo una famiglia di otarde, un uccello che arriva a pesare tra i 12 e i 20 kg con una buffa cresta in testa, e che riesce a volare con un apertura d’ali incredibile nonostante il peso... poi nulla …. non vediamo più nulla per un po'... Poi improvvisamente troviamo una leonessa con un collare al collo distesa a riposarsi… Che emozione….e quante foto!
Dii nuovo proseguiamo e incontriamo due leoni maschi adulti (quelli della giraffa uccisa visti stamani) che lentissimamente camminano nella savana e il capo segna il territorio con l'urina... li seguiamo per un po' …. anche loro attraversano la strada dietro al track...foto, foto, foto…. li precediamo alla pozza d'acqua e aspettiamo con pazienza che arrivino... abbiamo i minuti contati perché ci chiude il cancello d'ingresso e dobbiamo fare parecchi km di sterrato e loro sono lenti lentissimi… facciamo il tifo perché arrivino alla pozza d'acqua e ci diamo un tempo: alle 18:30 dobbiamo andare via…. finalmente proprio alle 18:30 loro arrivano ad abbeverarsi…. sono splendidi e molto regali stiamo quasi 10 minuti a goderceli e a fotografarli e poi torniamo indietro a tutta manetta ma improvvisamente la leonessa col collare di stamani compare di fronte al track…. ci fermiamo e lei percorre tutto il fianco del Truck gettandoci sguardi ad ogni passo…. è ammaliante...lentissima…una scena surreale se non fosse così vera! Ansima vistosamente... anche lei diretta all'acqua…. foto, foto, foto, foto, foto, foto ….e si riparte mancano solo 8 minuti ….davanti al campeggio un altra sorpresa: un nutritissimo gruppo di elefanti sta camminando sul breve tratto asfaltato vicino al campeggio …. li precediamo di un soffio mentre un altro pulmino rimane bloccato dietro e in mezzo a loro e siccome ci sono molti piccoli vediamo partire due Jeep di soccorso verso il pulmino bloccato…. Ecco un'emozione dietro l'altra…. Questa è la Namibia!
Il mio primo Safari è stato davvero da lasciare senza fiato….soprattutto perché sapevo che sarebbe stato difficile vedere i leoni e invece questa famiglia di 2 adulti 3 giovani maschi e tre leonesse (noi ne abbiamo viste solo due) ci ha stupito con effetti speciali.
Cena super del nostro cuoco e poi alla Pozza Okaukuejo perché ci sono cinque rinoceronti e qualche leone che però risulta sempre nella parte poco illuminata e quindi si intuiscono dal ruggito ma di vederli c'è ben poco da fare anche col cannocchiale!
Vado a dormire con l'Africa negli occhi e nella mente e la gratitudine per tutto questo nel cuore!
28-10-25 Etosha National Park
Colazione e smontaggio tende…Oggi siamo tutti di nuovo con il truck direzione zona est del parco dove speriamo di vedere iene e leopardi.
in mattinata vediamo finalmente molte giraffe insieme in gruppi di sei e più.
Moltissime zebre, gnu e springbok a perdita d'occhio e tre grossi elefanti anziani nella savana, ognuno in solitaria….
Uno è fermo con la proboscide poggiata su una zanna, la guida ci dice che la proboscide pesa molto e che ogni tanto gli elefanti si fermano e la poggiano sulle zanne per riposarsi… poi grazie agli occhi di falco dell’autista avvistiamo un gufo spettacolare e vari altri uccelli tra cui di nuovo un'aquila e un avvoltoio e altri piccoli di cui non ricordo il nome.
Arriviamo al lago salato da un altro lato e ci addentriamo dentro il lago salato fino ad un punto dove addirittura possiamo scendere a piedi in mezzo a questa vastità di sale.
Da lontano ci sono molti miraggi e a tratti sembra un mare verde….
Oggi fa particolarmente caldo... arriviamo al nuovo campeggio a pranzo e montiamo le tende…. cerchiamo riposo sotto l’ombra degli alberi…. in attesa del giro pomeridiano….
Alle 16 si riprende il safari… di nuovo a caccia di animali presso le varie pozze della zona est… Abbiamo subito fortuna: una iena sdraiata viene avvistata….sembra morta, ma è sveglissima e ogni tanto apre gli occhi…. non sappiamo se finge o se è stremata dal caldo…. ma è proprio bello stare un po’ la a guardarla respirare.
Lasciata la iena continuiamo la nostra ricerca del leopardo e il truck si avventura per moltissime strade sterrate….ancora giraffe e poi un nuovo avvistamento: 2 facoceri e 3 cicogne marabù…
L’africa è famosa per i 5 big che sono: elefante, rinoceronte, leone, bufalo e leopardo…. Noi abbiamo visto i primi 3 (e il bufalo non c’è in Namibia)…. ma ci sono anche gli Ugly Five, ovvero i 5 più brutti: cicogna marabù, facocero, iena, gnu e avvoltoio e questi li abbiamo visti tutti!!!
Su e giù per praterie e savana continuiamo alla ricerca di ghepardi e leopardi che ci si negano…e vediamo e rivediamo erbivori e uccelli visti in questi giorni... fino al tramonto infuocato e al ritorno forzato per le 19 prima della chiusura dei cancelli.
Domani lasceremo Etosha ….e un pezzo di cuore è già un po' triste….
29-10-25 Etosha - Okahandja - Windhoak
Colazione all'alba e poi si parte: lo sguardo ad un paio di pozze d'acqua a quest'ora viene solo di volatili e poi fuori dal parco con un ultimo saluto da parte di un’otarda che si pavoneggia aprendo le piume e la coda e che sembra un saluto speciale per noi...
Ci aspettano molti chilometri e dopo un paio d'ore facciamo una sosta bagno che risulta provvidenziale per il cambio di una gomma e poi altre due ore e una sosta per comprare il pranzo e nel frattempo lo sguardo si ferma su immensi prati gialli e alberi e cespugli verdi che scorrono veloci a fianco della strada oramai asfaltata.
Ci fermiamo a Okahandja che è un mercato dell'Artigianato del legno dove tra tessuti statuine di legno collane e bracciali facciamo i nostri ultimi acquisti prima del ritorno.
Qui io compro (grazie all’esperta mediazione del nostro autista) il gioco di legno e semi che mi è tanto piaciuto e che è tipico di qui: l’Owela.
Arriviamo al lodge di inizio vacanza e salutiamo in fretta lo staff e la guida perchè è “vietato piangere”!!!!
Noi 9 facciamo ancora cena insieme … domani si riparte…. ma il mal d’africa ci ha già preso tutti!
30/31-10-25 Windhoek - Adis Ababa (scalo) - Fiumicino
del gruppo 2 partono alle 4 con un volo diretto a Monaco, gli altri 7 alle 10:30 per fiumicino e ritroviamo il nostro autista che ci aveva raccolto all’andata… un po’ di km asfaltati e l’avventura finisce…. Con noi ricordi, panorami, la calma africana, i moltissimi animali visti e il link alla webcam di Okaukuejo waterhole in Etosha National Park dal quale non ci stacchiamo più….
Tiziana
Animali visti: fenicotteri, otarie, cormorani, gabbiani, pellicani, coccodrillo, varano, leoni/leonesse, gnu, impala, springbok, struzzi, aquile, avvoltoio, grifone africano, elefanti, zebre, giraffe, sparviero, faraone, otarde di kori e otarda di Rüppell, rinoceronte nero, kudu, facoceri, iena, bucero dal becco giallo, cicogne marabù, raficero campestre, scoiattoli, sciacalli, manguste, lucertola agama, alcefali, oche egiziane, orici, aironi, rondoni, uccelli tessitori, pivieri testa nera, poiana, falco giocoliere e altri uccelletti dai nomi per me irricordabili!
Le foto selezionate: https://www.photo-pick.com/online/9z74fuL3.link
Viaggio: https://www.kiboko.co.za/tour/namibia-adventure-italian/
Guida italiana: Chiara Spano
Webcam Live stream at the Okaukuejo waterhole in Etosha National Park: https://www.youtube.com/watch?v=AeMUdOPFcXI
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