Il "fattore C" nell'anno dell'estate impazzita
Agosto 2014

Come avrete letto e sentito, quest'anno nel Nord Italia l'estate è stata latitante: perturbazioni a raffica, nubifragi, bombe d'acqua... Fermo restando il rispetto per chi ha subito danni o perdite per le pazzie del clima, io, più prosaicamente, ero preoccupato per le mie vacanze, che quest'anno si sarebbero svolte tutte nel Nord-Est, tra Veneto e Alto Adige.
Prima di partire, nei primi giorni di agosto, guardavo ansiosamente le previsioni meteo a lungo termine (pur sapendo che lasciano il tempo che trovano... in senso letterale! ;-) ), cercando di vaticinare una tendenza al miglioramento... ma la lettura delle viscere dei siti internet mi dava solo risposte vaghe e contraddittorie. In conclusione non mi restava che aggrapparmi alla speranza... fare la danza del sole e sperare che funzionasse!

Parto il 9 agosto diretto a Conegliano; raggiungo i miei che sono già lì da una settimana. Il clima che trovo è effettivamente sgradevole: non proprio tempo brutto, ma molto variabile e con una terribile cappa di afa. Decidiamo di andare qualche giorno in Val di Zoldo (che da Conegliano si raggiunge in poco più di un'ora) per respirare aria più leggera.
Io mi porto su la bicicletta perché voglio cavarmi lo sfizio di "scalare" alcuni passi dolomitici... sempre Giove Pluvio permettendo!
Arriviamo a Mareson, nello Zoldo Alto, con un bel sole. I simpaticissimi proprietari dell'albergo, Claudia e Nazario, che conosciamo da anni, ci accolgono dicendo che è la prima giornata di sole che vedono da settimane.
Io ne approfitto subito e, senza nemmeno disfare la valigia, agguanto il casco, inforco la bici, e parto pedalando in salita verso la Forcella Staulanza, quindi scendo a Selva di Cadore, risalgo brevemente a Colle S. Lucia e poi rifaccio la strada al contrario. Nel frattempo si è un po' rannuvolato ma il tempo tiene. Come primo assaggio mi posso dire soddisfatto.
Nei giorni successivi mi scateno ulteriormente: prima con un anello Selva di Cadore - Caprile - Digonera - P.so Falzarego - Colle S. Lucia - Selva di Cadore. Sono circa 1300 m di dislivello su 48 km. La salita al Falzarego è una vera goduria. Si svolge lungo la Statale 48 delle Dolomiti, una strada progettata nei primi del '900. Be', verrebbe proprio da dire "non si fanno più le strade di una volta"... La salita ha una pendenza costante, senza strappi; i tornanti sono tutti numerati e con l'indicazione dell'altitudine. Nonostante io abbia una bici ibrida, non proprio leggera, riesco a fare tutta la salita senza mettere mai la moltiplica piccola.
E naturalmente, se era una goduria la salita, non vi dico la discesa!... ;-) Anche oggi sole e nuvole ma zero pioggia.
Il giorno con il tempo migliore lo dedico a soddisfare un desiderio che avevo da anni: fare il Sellaronda in bicicletta. Vado in macchina ad Arabba e lì inizio a pedalare verso il Passo Pordoi. Lungo la salita mi trovo a pedalare insieme a un folto gruppo di ciclisti: scopro che si tratta di una corsa non competitiva da Venezia a Ginevra, in sette tappe.
La strada che passa per il Pordoi fa sempre parte della Statale 48, quindi è ancora una volta pura goduria, accresciuta dai superbi panorami sui bastioni del Sella, la Marmolada, il Gruppo di Fanes...
In men che non si dica mi "bevo" le successive salite e discese dei passi Sella, Gardena e Campolongo e riscendo infine ad Arabba, ebbro di panorami e di adrenalina per le discese da urlo. ;-)
E così si chiude il primo capitolo delle mie vacanze... finora il fattore C sembra aver funzionato alla grande.

Torniamo a Conegliano, dove nel frattempo l'afa è un po' diminuita; dopo alcuni giorni, il 23 agosto, mi raggiungono il Perrins e Margherita con i quali partiamo alla volta della Val Badia.
Qui non mi dilungo a raccontare i dettagli di tutte le escursioni, poiché esse saranno oggetto di resoconto completo ad opera del Perrins, che si è preso la briga di raccogliere le foto di tutti e tre e di farne un unico album.
Dico solo che il primo giorno, dopo aver salito la Cima Sfornioi Nord nelle Dolomiti di Zoldo (simpatica ascensione con passaggi alpinistici di II grado) e dopo essere arrivati a Colfosco dove abbiamo il B&B, io vado a guardare sullo smartphone le previsioni meteo per l'Alta Badia per i giorni seguenti: quasi non credo ai miei occhi... la settimana è prevista tutta più o meno soleggiata, con tre giorni di alta pressione stabile. In un'estate "pazza" come questa non ci speravamo proprio!
Per farla breve: riusciamo a "metterci in tasca" due delle ferrate più toste delle Dolomiti (la Piazzetta sul Sella e la Tomaselli sulle Cime di Fanes) e la via normale alla Prima Torre del Sella (II grado con un passaggio di III), più altre mete escursionistiche altrettanto piacevoli, in particolare una giornata sulle Odle in cui ci incontriamo con Rodolfo e Valeria che sono da quelle parti.


E ora la parola alle immagini...

Qui le mie foto: http://www.ergaspa.net/foto/dolomiti-2014/

Qui il "book fotografico" completo a cura del Perrins:

  1. https://plus.google.com/photos/108446314806186442996/albums/6056351351468178593?banner=pwa&authkey=CImLqK-F2qzOIg
  2. https://plus.google.com/photos/108446314806186442996/albums/6055347770672812673?banner=pwa&authkey=CM3K6cXn2eHI-wE


Saluti scarcagnati!

Er Gaspa detto anche Andrea


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