Monteleone di Spoleto e dintorni. Agosto 2008
Il 19 agosto 2008 le principesse ed un fiducioso Angelo (fiducioso perché la "sicura" era affidata alla principessa II che prima di quel momento aveva semplicemente sentito il termine) decidono di cimentarsi nell'arrampicata sportiva...
La destinazione una parete a pochi minuti di cammino dal Rifugio Perugia al Castelluccio... Un piacevole venticello ci accarezza mentre iniziamo a sistemare tutto l'occorrente per tentare l'impresa..
Le foto testimoniano il primo approccio alla parete della principessa I, che in un primo momento era visibilmente titubante ma che alla fine si è lasciata contagiare dall'entusiasmo generale, ma soprattutto di Angelo (era ancora incolume!), tanto che a giornata non ancora terminata progettavamo di ritentare l'impresa a Ferentillo nei giorni seguenti...
Detto fatto il 22 agosto gagliardamente ci apprestiamo alla conquista della falesia di Ferentillo. Qui ci troviamo un po' titubanti nello scegliere la via, cosa che non sfugge ad altri arrampicatori incontrati sul posto: un certo Paolo si offre da farci da primo.. non facciamo in tempo a ringraziarlo che rimaniamo senza parole vedendolo arrampicare velocemente con le ciabattine da mare!! Paolo ci svela che è un istruttore, ma questo non cambia il fatto che noi continuiamo ad osservarlo a bocca aperta...
Mentre la principessa I nella difficile condizione di precaria deve ritornare nella capitale per scegliere la scuola dove dovrà insegnare, io ed Angelo organizziamo una escursione sui Monti Sibillini.
Questa volta la meta è il Monte Sibilla (2175m) che fa parte della catena meridionale dei Sibillini. L'escursione offre ai nostri occhi vasti orizzonti ed un bellissimo panorama sulla Gola dell'Infernaccio. La Grotta della Sibilla che si trova a 2150m sul versante sud della cima del Monte Sibilla oggi è ostruita da alcuni rovinosi crolli dovuti a varie esplosioni susseguitesi nel tentativo di allargarne l'accesso. La grotta deve il suo nome alla leggenda della Sibilla Appenninica, secondo la quale questa era l'accesso al regno sotterraneo della Regina Sibilla. In merito a quest'ultima ci sono versioni contrastanti, secondo la tradizione locale questa era una fata buona le cui ancelle insegnavano l'arte della tessitura e della filatura, altre dicerie sostengono che fosse una profetessa condannata a vivere nella profondità della montagna perché si era ribellata a Dio poiché voleva diventare la madre di Cristo, altre invece affermano che dopo aver predetto la nascita di Cristo trovò rifugio nelle profondità della montagna.
Tra i nostri compagni di escursione c'è un arzillo settantenne che arrancando arrancando (ci fermiamo più volte per non lasciarlo indietro) ci allieta con barzellette e aforismi, ma che inspiegabilmente durante la strada del ritorno, mentre tutti noi continuiamo a godere il panorama e quella particolare luce al crepuscolo, quasi dispiaciuti che la giornata avesse termine, lui inizia ad allungare il passo distanziandoci considerevolmente (tipo i cavalli che quando riprendono la strada di casa galoppano più veloci della luce)...
Mi ha colpito una sua affermazione che recita pressapoco "gli alpinisti vanno alla conquista del niente"... Ho riflettuto su questa affermazione e credo che quel niente valga la pena conquistarlo, e che quel niente ogni volta che si conquista ci regala emozioni e sensazioni che non sono mai una uguale all'altra.. insomma che quel niente riuscirà sempre a sorprenderci e che non ci stancheremo mai di inseguirlo.

Fabiana (Principessa II)

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