Perdere il passo ..per trovare un amico.

Val di Rose novembre 2009

 

Venerdì 13 novembre Federico ed io decidiamo di scappare dai nostri uffici per goderci una delle escursioni "classiche" del parco nazionale: l'anello Civitella Alfedena, Val di rose, Valle Jannangera .

Nessuno dei due c'è mai stato ... ma è una classica, non ci saranno problemi di sentiero !! Insomma sveglia alle 4,00, partenza alle 5,00, attacchiamo a camminare alle 8,30 (in realtà ci siamo fermati non solo per la colazione : un po' di foto !!!).

La strada è tranquilla ... e intorno ai 1400 metri incontriamo le prime macchie di neve. Continuando a salire  ci rendiamo conto che di neve ne incontreremo tanta. Le aspettative non sono deluse:_ appena fuori  dal bosco  la quantità e la qualità della neve, ora meno compatta, rendono più faticoso il cammino che oltre tutto comincia a "tirare".

Ma c'è di più...i segni (che prima erano sugli alberi) sono scomparsi, sepolti dalla neve probabilmente. Non avendo consultato nulla del materiale a disposizione (carte, foto e "umani" che c'erano già stati) ci troviamo di fronte ad un manto di neve immacolata che conduce  verso l'alto ... ma il passo del Cavuto, che ci permetterebbe di passare alla Val Jannangera, non lo  intuiamo proprio!!!  Dopo un po' di chiacchere decidiamo di mantenerci al centro del versante  e seguire un cresta appena accennata sulla neve.  Dopo una mezz'ora di salita arriviamo in sul pianoro  sommitale ...e ...niente passo !!! Sotto di noi il baratro !! (solo dopo scopriamo di essere arrivati sopra le Camosciare)

"Dove c....o sta' ?" ... domando a Federico ."Non saprei"  risponde  lui imperturbabile come sempre ...Ma dopo il primo momento di sconforto, la stizza lascia il posto alla meraviglia: il luogo è splendido!!! La Val di Rose sotto di noi ,,,la neve immacolata.... le pareti di calcare che chiudono la valle a sud-est ....e soprattutto il sensazionale affaccio sulllo strapiombo  incorniciato da speroni calcarei maestosi ...La visibilità è tale da poter vedere nitidamente il Prena e il Camicia e altre mille cime e cimette che non riconosciamo .. Insomma : uno spettacolo superbo !!  Dopo le settimila foto scattate da me ( scherzo saranno solo cinquemila ... massimo cinquemila e cinquecento!!) ...decidiamo di spostarci seguendo il pianoro sommitale verso sud - est in direzione della Val Jannangera. in cerca del passaggio. Ad un certo punto Federico (che faceva la traccia in mezzo alla neve alta: GRAZIE !!! ) mi dice, a bassa voce , che sopra ad un sassone davanti a noi c'è un camoscio. Lo prego di attendere il mio arrivo per non spavenatre l'animale ...ma quello splendido maschio adulto (il camoscio non Federico !!) di muoversi non ne ha proprio intenzione: si lascia avvicinare limitandosi a seguirci con lo sguardo. Gli arriviamo sotto  lo sorpassiamo e lui li' ... tranquillo ..che ci guarda: sembra quasi divertito dalla nostra (mia soprattutto) goffaggine sulla neve fresca.  Dopo altre settemila foto ( ora ne ho fatte veramente tante !!) continuiamo la nostra ricerca del passo ...ma niente ..Concludiamo che, probabilmente, servirebbe  fare un traverso sulla neve non consigliabile con la nostra attrezzatura . Decidiamo,quindi, di tornare sui nostri passi  per fermarci vicino al nostro amico e godere della sua compagnia e dello splendido sole per il pranzo. Come previsto il camoscio è ancora la' e ci farà compagnia per un po' di tempo mentre mangiamo . Dopo poco, infatti, come  annoiato dalle nostre chiacchere, si alza sulle zampe e se ne va' tranquillo per la sua strada sparendo dalla nostra visuale.

Soddisfatti e rinvigoriti riscendiamo per la Val di Rose, incontrando una coppia di escursionisti (unici esseri umani visti dopo aver lasciato la macchina)  e un altro camoscio molto meno socievole del primo. Alle 16,00  riprendiamo  la lunga via del ritorno  a Roma.  La giornata finirà al cinema con gli altri montanari ....

p.s. per le foto aspettate un invito ...Grazie

Alessandro Serrani


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