Una domenica in bianco
Venerdì 19 guardo il bollettino di meteomont: per sabato e domenica dà rischio 3 su tutto l'Appennino centrale. Certo poco incoraggiante. Ma domenica è prevista una tregua nel maltempo che ci sta flagellando da giorni: sarebbe un peccato restarsene a casa!
Comincio quindi a pensare dove si potrebbe andare a fare una bella camminata su neve senza correre alcun rischio. La risposta arriva quasi immediata: il Rif. Sebastiani da Alantino.
Mi consulto con Giampaolo e con Elisabetta, ed entro sabato pomeriggio arriviamo a costituire un equipaggio di otto persone: Elisabetta, Franca, Daniela, Sabina, Debora, Giampaolo, Daniele ed io (Andrea).
Muniti di ciaspole partiamo domenica mattina in direzione di Campo Felice. Dopo opportuna colazione dal bombolaro, ci appropinquiamo all'uscita di Tornimparte, e qui iniziano i dolori: la strada non è stata pulita dalla neve caduta nei giorni scorsi, ed è quindi intasata da centinaia di auto di sciatori, costrette a fermarsi a mettere la catene. Io anche devo fermarmi a montarle, mentre la macchina di Elisabetta ha le gomme da neve. Dopo lunga attesa riusciamo a cavarci dall'ingorgo e giungiamo finalmente ad Alantino.
Alle 10.30 iniziamo a camminare, ciaspolati fin dall'inizio dato che il paesaggio è tutto bianco a perdita d'occhio. Il tempo è discreto anche se non bellissimo; molte nuvole velano il sole, ma per fortuna sono alte, non c'è rischio nebbia.
Io ho disegnato a casa la traccia GPS in maniera da tenerci lontani da tutti i pendii ripidi.
Mentre saliamo penso che è veramente difficile saper valutare la condizione della neve: a vederla sembra bella asciutta, anche ghiacciata in molti punti, insomma non sembra davvero pericolosa. Eppure guardando i pendii sotto la Cimata di Pezza si vedono diverse valanghette spontanee, quindi significa che il manto è davvero instabile.
In tre ore raggiungiamo il rifugio. E' aperto, ma i ragazzi non hanno potuto far da mangiare perché hanno avuto problemi con l'auto e sono arrivati praticamente mezz'ora prima di noi.
Ma ci offrono tè caldo e vin brulé, che ci riscaldano e danno allegria.
Poco prima delle 3 ripartiamo e in poco più di due ore siamo di ritorno ad Alantino dove chiudiamo chi con una birra, chi con una supercalorica cioccolata calda con panna!
Ma si va in montagna anche per questo, no? ;-)

Andrea

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