Anello del Morrone Prato Capito
Da qualche tempo lo andavo dicendo: vorrei completare l'esplorazione del Morrone con un bell'anello.
Per il sabato si apre la possibilità di una gita "Parto presto torno presto" e mando un messaggio  a Federico che approva la puntata al Morrone.
Si unisce anche Flavia O. orfana di una escursione al Monte Petroso.
Partenza alle 6 da Roma e alle 7.30 siamo già con scarponi ai piedi al valico della Chiesa di Lucoli.
Temperatura fresca (10/11°) e splendida giornata ci mettono le ali ai piedi: obiettivo passare alla base dell'anfiteatro roccioso del Morrone e percorrere la cresta in senso antiorario.
Percorriamo la sterrata fino ai prati di Cerasolo. Imbocchiamo a sinistra al primo bivio una pista da fuoristrada convinti di imboccare la valle dell'Asina.
Invece dopo qualche minuto mi rendo conto che (non avendo visto il rifugetto dei prati di Cerasolo) abbiamo imboccato la valle Quartarana che corre parallela alla valle dell'Asina (sul tracciato è quasi una perfetta linea retta).
Arriviamo al rifugio Campitello (1.45-mt1720) e ci dirigiamo in leggera discesa a scavalcare la base del Monte Uccettu che divide in due la valle dell'asina.
Una volta scavalcata la cresta ci troviamo davanti all'anfiteatro del Morrone e seguendo qualche segno (anche di una ippovia) ci dirigiamo verso l'inizio della cresta, avendo alla nostra destra il Ginepro.
Giunti,però,  ad una spalla del Morrone ci rendiamo conto che raggiungere la base della cresta nord comporta la percorrenza di un altro piccolo anfiteatro che si para davanti a noi. Optiamo per la salita della spalla e ci ritroviamo praticamente in cima.
Una volta in vetta (3.30 dalla partenza) ripartiamo per la cresta, raggiungiamo il valico dell'Asina alla base del Morrone, proseguiamo verso il Costone Occidentale costeggiando in quota l'Uccettu.
Godiamo dei panorami a 360° verso tutto l'Appennino e giunti passo di Solagne  riscendiamo verso il vallone Campitello per poi risalire con una bella pettata ad una cima (mt.2098) che ci consente di affacciarci verso il Sebastiani e la conca del Puzzillo.
Scendiamo al passo della Torricella e quindi aggiriamo il cocuzzolo che si oppone umilmente al cospetto del Puzzillo. Svalichiamo il passo del Morretano e percorrendo la valle del Morretano torniamo alla macchina in circa 8 ore e trenta.
Consultiamo il GPS di Federico e rileviamo poco più di 1000 metri di dislivello, ma ben  24 km di percorso: niente male.