A caccia di 2000 - Itinerari appenninici insoliti – Mainarde Sud Est

Vette:               Cappello del Prete 2015; Monte Mare 2020; la Ferruccia 2005

 

Partenza:          Sacrario di Collelungo q. 1409

 

Dislivello:          900 m

 

Sviluppo:           12 Km

 

Tempo:             4,00 – 6,30 ore (con  30 min di soste inclusi)

 

Difficoltà           E;

 

Ambiente:         grande wilderness, incontrati cinghiali, camosci, 1 volpe, 1 lupo; cavalli sulla vetta del Monte Mare; Mucche al pascolo in valle Venafrana.

 

Caratteristiche: Itinerario di sviluppo notevole rispetto al dislivello; traccia discreta nella faggeta fino q.1600 circa; poi difficile da seguire nella radura centrale, ma di nuovo facile sull’alpeggio in parte fuori traccia per via intuitiva. Potenziali problemi di orientamento in caso di nebbia

 

Segnaletica:      scarsa, ma sufficiente se seguita con attenzione; non esitare a tornare indietro fino all’ultimo segno in caso di dubbio; frecce rosse grandi (messe nel verso di discesa), qualche rara bandierina del CAI bianco rossa; qualche segno arancione del Parco (vecchio itinerario N4 dismesso; itinerario N2 proveniente dai Prati di Mezzo in alto).

 

Carte:               “Monti Marsicani, Mainarde, Valle del Giovenco, Monti della Meta” – 1:25.000 – ed. Il Lupo

 

Guide:              “I 2000 dell’Appennino” – Alberto Osti Guerrazzi – Ed. Il Lupo

 

Accesso:          dalla superstrada Avezzano – Cassino, uscire ad Atina, quindi seguire le indicazioni per la SS 627 “della Vandra”; passare il paese di San Biagio Saracinisco ed alcune frazioni, aggirare il laghetto “ la Selva ” e subito dopo il Km 41 girare a sinistra per il Sacrario di Collelungo; dopo 1,5 Km si trova una sbarra, aperta in estate (ma chiusa in inverno); proseguire con l’auto in salita ripida a tornanti sulla stradina di cemento per altri 2,5 Km fino ad un bivio con un cannone della seconda guerra mondiale in mezzo (a sin. strada sterrata; a destra sbarra chiusa) e parcheggiare.

 

 

Descrizione dell’itinerario: si passa la sbarra e si segue la strada di destra lasciando il cannone sulla sinistra. Dopo 5-10 min, una trentina di metri prima di arrivare al sacrario, si incontra la prima freccia rossa su un faggio (a destra salendo) che indica la via di discesa. Inoltrarsi decisi nella faggeta a sinistra e seguire le frecce rosse puntate sempre in discesa. Ci si trova in breve su un crinale in mezzo a grandi faggi con una larga traccia di sentiero sassosa e le solite frecce al rovescio; poi il sentiero piega a destra a mezzacosta e arriva ad un fosso con torrente e recinzione per animali lato nord (25 – 45 min dall’auto).

 

Scavalcare la recinzione e tenersi un po’ alti a monte evitando la vegetazione alta con tracce di animali. Dopo altri 10 min si arriva ad un grande masso con un grande segno rosso orizzontale (visibile sempre scendendo) e si esce dalla faggeta; si seguono più o meno i segni parte a sin parte a destra del torrente fino ad un edificio diroccato, forse di captazione dell’acqua (45 – 70 min dall’auto).

 

Ci si infila di nuovo nella faggeta su sentiero abbastanza dissestato per il passaggio degli animali, finché a q. 1690 si esce definitivamente allo scoperto in valle Venafrana su un piano, con vacche al pascolo, compreso tra il Cavallo a Nord Ovest, il M. Mare a Est e il Cappello del Prete a Nord Est (1 – 1,30 ore dall’auto)

 

Qui si può puntare decisamente a Est, traversando il piano in direzione della sella tra Cappello del Prete e M. Mare (traccia e frecce rosse al contrario), oppure traversare il piano in direzione nord, scavalcare una recinzione e puntare alla vetta del Cappello del Prete per vallette e crinali in direzione N-Est fuori sentiero (come ho fatto io). In ogni caso con buona visibilità si arriva facilmente in cima (1,30 – 2,30 ore dall’auto; ometto con nome e quota in blu sbiadito su pietra a terra). Questo tratto del percorso è assolutamente sconsigliabile con poca visibilità per il terreno ondulato e carsico fortemente disorientante.

 

Dalla vetta del Cappello del prete si scende per prati puntando a sud e in 15-20 min si arriva alla sella (q.1782 sulla carta, bandierina del CAI su Masso); quindi sempre verso sud si risale senza via obbligata il m. Mare, un po’ faticoso nel tratto finale, e si scende in pochi min alla Ferruccia che è una semplice elevazione della cresta del M. Mare verso sud (45 – 75 min dal Cappello del Prete ).

 

Per il ritorno, passando dalla sella tra Cappello del Prete e M. Mare, calcolare 1,15 – 2 ore.

 

 

N.B. Poiché non uso il GPS, dislivello e sviluppo sono approssimati (in genere per difetto) estrapolando i dati da carta e altimetro: Per quanto riguarda i tempi ho preferito utilizzare un doppio parametro: il tempo minimo è quello che ci ho messo io, da solo e di buon passo; il tempo massimo è calcolato per un gruppo con un passo standard di 300-400 m l’ora.

 


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