ravioli
Avevo accettato ben volentieri l'invito di Ellisabetta a collaborare ad una salita al Morrone versione CAI. Ma poi il meteo (per sabato decente ma comunque avverso) e un precario stato di salute mi stavano  facendo gettare la spugna. Resisto alla tentazione del SMS "bandiera bianca" e mi ritrovo ad iniziare la salita un pò sotto tono, ma lentamente si inizia a carburare.
E si cominciano ad apprezzare le novità che comunque una escursione più volte ripetuta riesce a darti. Le variabili (in gran parte meteo) che condizionano le nostre escursioni sono talmente tante che ciascuna ripetizione non è mai uguale alle altre. E' in fondo la mia "prima salita" al Morrone nella nebbia o chissà nelle nuvole, scendendo lungo la cresta mi diverto con i compagni a trovare i segni. La giornata prende via via più sapore; mi ritrovo alla base della cresta, dove il sentiero vira verso il Ginepro.
Vado ad affacciarmi dalla rupe e si para uno spettacolo di un colore rosso, sulla testa le nuvole che spesso sono mare ma stavolta sono tetto e ai miei piedi il vastissimo bosco che riempie la valle verso il Monte Cava.  La foto che ho scelto per il raccontino mi riprende in quel punto. Grazie Elisabetta per la foto; abbiamo discusso a volte sulla importanza delle foto, spesso non vi nascondo che le trovo banali, ripetitive. Ma a volte per un incastro magico una foto tra mille rimane (almeno per me chiaramente). E come a volte dietro 1000 foto c'è poco,  così dietro una foto ci può essere molto.
La discesa prosegue verso i rifugetti. Uno tenuto benissimo dal gran cuore da chi evidentemente ama la montagna. Si prosegue e, questa volta grazie ad Andrea, scopro la scorciatoia che consente di abbreviare notevolmente la discesa per la lunga carrareccia della Valle Amara.
Siamo alle macchine e sempre su suggerimento di Andrea raggiungiamo Magliano dei Marsi dove arriva l'ultima scoperta della giornata .... il negozio di pasta all'uovo .... mitici ravioli!

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