Quale meta?
Sabato 26 gennaio 2013
Il tentativo di trovare un compagno di escursione tramite il social "Cordata" fallisce. Torno al tradizionale telefono e chiamo Federico: dopo qualche rapido scambio c'è un appuntamento comodo per le 7.30.
Federico puntuale arriva, con Panda minimalista al posto della storica multipla. Ci dirigiamo verso la nostra meta: sorniona, placida, mansueta. Ci perdiamo per statali, comunali, provinciali. Non abbiamo navigatore e siamo costretti a chiedere informazioni. Finalmente arriviamo al paese e parcheggiamo. Volentieri lasciamo ciaspole e ramponcini in macchina. Cominciamo tranquilli, decido di percorrere l'anello in senso antiorario. Ci disorientiamo nel bosco: qualche ricordo, più su più giù. Cartina? Non c'è. Comunque arriviamo alla base della cresta. Saliamo all'anticima dove troviamo uno sloveno, uno svizzero e un irlandese. E' una barzelletta? No. Parlano un buon italiano e chiediamo. Son sacerdoti del Vaticano. Localizziamo in lontananza il santuario.Ciao.
Percorriamo la cresta, bella su neve. Racconto del film dello Scipioni a Federico. Nessuna morte, nessuna impresa, nessun alpinista famoso. Solo un gruppo di alpinisti sconosciuti che decidono una volta giunti alla base della montagna (tecnicamente non difficile) di non salirla: non vale la pena. Forse evitano qualche trappola,euristica, è un racconto sulla non temerarietà.
Siamo in cima dove troviamo un trio di amici locali che ci offrono grappa. Quanto è alta la cima? Non ricordo. Scendiamo, troviamo l'ingresso nel bosco.Siamo alla macchina. Quale la meta? Forse solo una passeggiata e due compagni di liceo.