Il doppio raccontino (By Eugenio e Claudio)
Raccontino di Eugenio
Non vi sbagliate non sono Flavio Dente ; ma Eugenio Occulto che descrive la gita odierna ; in compagnia inedita visto che la cavalcata l'ho fatta insieme a Claudio Di Gennaro ; ed insieme abbiamo rivissuto i momenti delle prime uscite in appennino tanti anni fa quando eravamo giovani Montanari Romani.
Abbiamo cominciato a salire alle 8,30 e parlando dell'organizzazione del Panettone di quest'anno ( potremo farlo proprio a Cartore ) e disquisendo sulla possibilità di attrezzare un rifugio In zona Majella ; dove non ce ne sono a nome Cordata ;
siamo risaliti velocemente in val di Fua ; che si chiama cosi proprio perché e' veloce come una una Fuga ( Fua in burino ).
Raggiunto il Lago della Duchessa in uno ora e 40 ; siamo saliti direttamente sullo Iaccio dei Montoni lasciandoci la valle fredda sotto ; per ridiscendervi ed attaccare la cimata di Macchia Triste dalla quale ci si affaccia su un panorama alpino.
Le nuvole nere che prima erano lontane ci sono addosso , e c'e' da fare ancora L'uccettù ;
devo essermi buttato di tutta fretta in canalino innevato , ottimo per raggiungere in poco tempo la valletta segnata dal sentiero di Malopasso , perché Claudio non  mi segue ; traversato il sentiero recupero la cresta dell'uccettu' , per risalire alla cima
e da qui  infatti noto Claudio nella Valle che procede un po a singhiozzo.
Ci ricongiungiamo al Lago ed iniziamo la discesa ,interrotta solo da un frugale pranzo per riprendere a scendere sotto la pioggia  a tratti intensa .
Alle 14,30 alla Macchina con tre cime nel cassetto e 14 Km circa nelle gambe.
Le poche foto le posta Claudio , quante novità oggi !

Raccontino di Claudio

Ebbene oggi ho deciso di ritentare una escursione con Eugenio (anche detto Fregolo, ma io suggerisco pure Lepronio) .  insieme abbiamo rivissuto i momenti delle prime uscite in Appennino tanti anni fa quando eravamo giovani Montanari Romani.

Cominciamo a salire alle 8,30 e parlo dell'organizzazione del Panettone di quest'anno ( potremo farlo proprio a Cartore ) e disquisendo sulla possibilità di attrezzare un rifugio In zona Majella ; dove non ce ne sono a nome Cordata.

Scopo è quello di distrarlo onde evitare che vada in fuga. Purtroppo abbiamo un paio di escursionisti alle spalle che vanno spediti, la cosa innervosisce Eugenio che mi fa presente che vado al passo di Paola. Alla catena  Eugenio parte e me lo ritrovo al rifugio con un distacco di poche centinaia di metri; abbiamo  risalito velocemente la val di Fua ; che si chiama cosi proprio perché e' veloce come una Fuga ( Fua in burino ), però credo che Eugenio non abbia capito che la fuga è per la discesa e non per la salita

Raggiunto il Lago della Duchessa in uno ora e 40, rifletto che ho percorso un mesetto addietro lo stesso percorso in 2 ore e un quarto con grande soddisfazione, la mia performance è nettamente migliorata!

Saliamo direttamente sullo Iaccio dei Montoni lasciandoci la valle Fredda sotto; per ridiscendervi ed attaccare la cimata di Macchia Triste dalla quale ci si affaccia su un panorama alpino (Splendido).

Le nuvole nere che prima erano lontane ci sono addosso , ma Eugenio propone anche L'uccettù; dico ad Eugenio che valuterò una volta ridisceso se seguirlo. Per cinque minuti seguiamo alcuni ometti che Eugenio dice portano per una timida cresta verso il fondo della valle evitando il sentiero del Malopasso. Dopo dieci minuti Eugenio scompare, non dovrebbe essersi buttato di tutta fretta in un canalino innevato , che conduce invece verso il Malopasso.

Procedo un po’ cercando di tenermi un po’ alto ma di Eugenio manco l’ombra. Procedo un po’ a singhiozzo, ma nonostante l’ottima visibilità e lo sguardo che spazia dalle Caparnie al Costone di Eugenio nessuna traccia.

"Prima o poi lo vedrò", dico tra me e me, alternandoli a “ndòcaz s’è ficcato”. Arrivo al fondo della valle e comincio a risalire verso l’Uccettu guardando ora verso la cima di Macchia Triste. Aumentano un po’ gli “ndocaz” perché inizia pure a piovere. Insomma per circa un’oretta in tutto l’anfiteatro della Duchessa di Eugenio manco una traccia.

Ad un certo punto me lo vedo scendere dalla base dell’anticima del Morrone e mi dice che è sceso direttamente al sentiero del Malopasso per poi percorrere un  ampio e largo percorso.

Evidentemente la mia illusione di stargli dietro e tenerlo un po’ al guinzaglio è crollata.

Iniziamo la discesa ,interrotta solo da un frugale pranzo per riprendere a scendere sotto la pioggia  a tratti intensa .

Alle 14,30 alla Macchina per me con due  cime nel cassetto (e mi bastano)  e 14 Km circa nelle gambe.

Ecco e poche foto postate, quante novità oggi !



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