Porte aperte al Tempio
Le dita stringono la roccia per l'ultima spinta e ci sono. Mi isso in cima al Tempio. Felice come una bambinetta raggiungo l'ometto alla mia sinistra e lancio uno iuhhhuuuuuu nel silenzio assoluto, ad avvisare Antonella che sta salendo. Ci siamo riuscite! Siamo le prime donne a salire in cima a questa montagna, una specie di pan di zucchero proteso verso i prati del Sirente. Il mondo intorno a me è in ombra, alle mie spalle il Sirente chiude il panorama con le sue pareti rocciose.

Non è stato difficile salire, anche grazie alla corda lasciata li da un amico, più a segnare la via in realtà che a fare da ancoraggio. Il grado non va oltre il secondo in un paio di passaggi, per una via di salita lunga 25-30 metri, non di più. Sfruttando i consigli e la recente esperienza di Giorgio, Giuseppe e Claudio siamo salite per il sentiero estivo al Sirente che parte dallo Chalet, taglia la parte alta della Val Lupara e conduce in vetta al Sirente. Da qui abbiamo raggiunto la selletta da cui ci si abbassa nel canale di discesa al Tempio, seguendo e rinforzando gli ometti presenti. La giornata è l'ultima a disposizione prima che arrivi la neve ed è estiva: fino a che non siamo scese nel versante nord siamo state a maniche corte, no vento, sole pieno. Un memorabile 19 novembre!

Arriva anche Antonella ed è con soddisfazione pura che ci congratuliamo reciprocamente per aver raggiunto la cima. E' inutile negarlo, esserci venute da sole ci inorgoglisce non poco. Qualche autoscatto di rito e via, si riparte per scendere alla base della parete e risalire sulla cresta del Sirente. Riceviamo a mano a mano congratulazioni dagli amici a cui abbiamo comunicato via cell la riuscita e per una volta condividere fin da subito le informazioni non è fuoriluogo: siamo in un ambiente austero, sole e in una giornata comunque di inverno, è bene rassicurare chi ci sa li.

Cosa mi spinge ad andare? Percorrendo a ritroso il percorso di salita questa è la domanda che mi frulla in testa tutto il tempo. Ma come potrei sentire quello che sento se non andassi? e come faccio a descriverlo a parole? come ha detto Antonella citando non so più chi "per chi sa le parole sono inutili e per chi non sa non sono sufficienti"....

E già penso alle prossime mete ;)

Sara

19/11/2015

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