Prima invernale al monte Etra
Sono in ferie tutta la settimana e cerco di dedicare almeno un giorno alla montagna. Mi sento con Federico e decidiamo per mercoledi 4 gennaio. Io propongo il monte Etra che ho conosciuto attraverso l'album fotografico di una gita CAI e che ho poi salito da solo nell'autunno 2016 e Federico acconsente. Un Abruzzo finalmente innevato ci accoglie come al solito all'uscita della galleria dell'A24 con lo scorcio su Morrone, Muro Lungo e Velino. Federico preferisce fare la strada per Campo Felice che ci ragala altri scorci innevati che recentemente ci erano un po' mancati. Partiamo a piedi poco dopo le nove su 10-20 centimetri di neve dura dalla valle di Arano. Poco dopo imbocchiamo a sinistra la sterrata che ci porta fino a Prato del Popolo. Incrociamo uno scialpinista di Pescina che ci dice che da loro non c'č ancora traccia di neve. Al valico lasciamo la sterrata ed iniziamo a salire per il pendio ripido che ci porta sulla cresta. Il bosco di piante giovani che attraversiamo sembra quello delle fate o delle cronache di Narnia con alberi e rami carichi di neve appena caduta. Percorriamo poi tutta la cresta e poco prima dell'una siamo in vetta. Qualche foto e poi la decisione di rifare la stessa strada dell'andata invece di proseguire e fare la strada romana che passa alta su un fianco delle gole di Celano: si sta infatti addensando della nebbia sotto di noi. Ci rifermiamo solo per mangiare qualcosa e fare il nostro brindisi di inizio anno con spumantino e panettone. Sulla sterrata in discesa mi superano due signore con sci da escursionismo e la seconda mi chiede dove siamo saliti. Sono alla macchina verso le 15 e 30 con Federico che mi ha preceduto nel tratto finale.

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